Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

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Vettese, Angela 50 occorrenze

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

dipinti uno per uno, in ceramica, con la regia del cinese Ai Weiwei; immaginiamo la volta del soffitto di una residenza sabauda, che su progetto della

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ritrassero l'uno come Venere, l'altro come Cleopatra, non entrando nel merito della sua vita privata tanto piccante quanto breve.

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Madonna Sistina sono diventati un'icona pop. oltre che il logo di uno stilista libertario come Elio Fiorucci. Ma capiamo cosa vuol dire Raffaello quando li

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», recitava uno spot di qualche anno fa nel descrivere un quadro simile del grande spagnolo.

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cominciò a essere esaltato come bohémien, ma sono radicate fin dall’antichità. Ci basti citare uno studio classico come La leggenda dell'artista di Ernst

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metraggio cinematografico già esistente. Uno dei suoi riadattamenti più conosciuti è 24 Hour Psycho (1993), per il quale ha rallentato a tal punto la

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programma di arte pubblica per Trafalgar Square a Londra. Dal momento che uno dei quattro plinti della piazza su cui si affaccia anche la National Gallery è

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carriera artistica era emigrare in uno dei paesi dell’Europa dell'Ovest o negli ambitissimi Stati Uniti. Pensiamo a un esule come Ilya Kabakov, che

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Prendere parte, come artista o curatore, a uno dei padiglioni nazionali veneziani è ancora considerato un traguardo prestigioso, così come lo è l

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Questo esempio è importante per tenere alta la guardia: studi recenti hanno dimostrato come la protezione dell’arte statunitense sia stata uno degli

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non considerarono affatto in contraddizione uno sguardo lucido sulla storia, da un lato, e, dall’altro, un discorso etico che sfocia in un risultato

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sfogliabili, piene di un vuoto in cui albergano domande e uno struggente senso di perdita. C’è una profonda indagine sull’esigenza di stare fisicamente

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’esperienza sorprendente ed estatica, nonostante si trovasse alle prese con un fenomeno naturale riprodotto. Uno degli obiettivi principali dell'artista era

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rinnova davanti a tutto ciò che è nuovo e inesplorato, dal macrocosmo celeste al microuniverso del corpo. L’artista, spinto da uno slancio a volte mitico

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memoria individuale e collettiva, dove la casa viene intesa come nido privato e monumento storico. Interventi come il taglio a metà di un’abitazione in uno

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L’artista di oggi può essere uno spirito saturnino e solitario, del genere che descrisse Giorgio Vasari raccontando di Paolo Uccello o di Piero di

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Lo studio può essere un ufficio da cui si organizza il lavoro, o può ridursi a un computer portatile o anche solo a uno smartphone. Può essere una

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distanza tra opera e osservatore, abolendo il divieto del «non toccare», era già stato uno dei traguardi delle avanguardie storiche. Risale al gennaio 1910

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collettivo come uno dei punti fermi del loro programma, dal Bauhaus (1918-1933) agli istituti che seguirono il suo modello, fondato sull’interazione di

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Uno degli artisti che meglio ha saputo avviare il dialogo con lo spettatore è stato Felix Gonzàlez-Torres, i cui mucchi o tappeti di caramelle

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diventa un’azione fondata su un progetto, su uno spartito che deve essere eseguito con rigore. Talvolta ciò si risolve in azioni leggere, talvolta invece

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procedono lungo uno stesso binario integrandosi a vicenda. La storia delle soluzioni dà luogo a tante sequenze quanti sono i problemi affrontati, che nel

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contratto inscindibile ma una scelta reversibile, due persone si sorreggono a vicenda e sono vitali l'una per l’altra; ma se uno dei due perde il

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anni Sessanta e gli anni Settanta nell’arte minimalista: una definizione che, dopo essere comparsa per la prima volta nel 1937 in uno scritto di John

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quest’ottica, alcuni critici enfatizzano il ruolo avuto dal ready made di Marcel Duchamp, cioè l’idea di presentare come arte un oggetto qualsiasi: uno

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Jeff Koons ha esposto dai secondi anni Ottanta dovevano risultare oggetti-simbolo di una vita perfetta, in cui l’elettrodomestico è uno status symbol

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ha messo in rilievo Cornelia Lauf in un saggio del 2011. Uno dei primi artisti a rilasciare questo tipo di attestati fu Piero Manzoni, quando, nel

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traumi percettivi o anomalie nella visione è ancora uno dei traguardi principali degli artisti filmmakers. Ricordiamo il belga Johan Grimonprez, che

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Geist unserer Zeit, 1920), usando il capo di un manichino di legno, un portafoglio di coccodrillo, un pezzo di una macchina fotografica e uno di una

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essere stata compagna della figurazione medievale, dov’era inquadrata in cartigli e vignette, riemerge, dapprima, nei collage cubisti e futuristi. Uno

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disparati, come una capra impagliata, uno pneumatico e una palla da tennis (Monogram, 1955-1959). L’eredità dadaista-surrealista riemerge oggi nei corpi

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Questa continua e pervasiva pratica del remix pare descrivere anche altri due processi: uno è di carattere urbanistico, ed è quello che ha portato al

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retorica del new media: nel 2011 l’artista Renata Lucas ha collocato in uno spazio non profit di Milano delle lampade in luoghi corrispondenti a quelli della

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collocare un elemento di novità all’interno di uno schema classificatorio predefinito. La storia dell’avanguardia artistica, che va di pari passo con

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borghesi e i conformisti per risvegliarli dal torpore intellettuale attraverso lo shock percettivo è stato uno dei maggiori bersagli delle avanguardie. Non

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diventare, se tutto va bene, un sempreverde che merita una vera considerazione critica. Questo meccanismo non è uno scherzo. Anche se si tratta di una

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convivenza più o meno muta del fotografo con gli artisti, uno dipinge vestito da impiegato, l’altro in mutande, tutti lavorano e nessuno fa strategie

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Uno sguardo allo sviluppo anche solo formale dei musei ci darà un’idea di quanto il fattore-mostra sia diventato portante. Invenzione vecchia di

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operato, creando occasioni espositive sempre più legate a uno standard anche quando si tratti di mostre che vorrebbero essere sperimentali? La storia

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. Così l’atto critico oscilla tra uno scarno pointing (indicare chi sono gli artisti più interessanti senza nemmeno scriverne) e un lavorìo di proposta

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Un tempo gli artisti spedivano i loro quadri alle mostre sapendo che qualcun altro si sarebbe occupato di scegliere per loro uno spazio e un sistema

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soldi. Ecco perché ha speso così tanto per lo squalo. Ha tutti questi lavori, ne ha almeno sei, forse di più, e pensa: «se pago seimila per uno, tutto

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caso, la nobiltà inglese ha adorato fustigarsi commissionando ritratti a Lucian Freud, che ha sempre avuto uno sguardo impietoso per i suoi committenti

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ma non paragonabile alle audience televisive, eppure è raro che uno specialista non la visiti. Una mostra locale, anche poco frequentata, può comunque

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geniale ma senza regole, lo costringesse a dipingere giorno e notte in uno scantinato. Questi meccanismi non sono affatto nuovi. L’intervento della

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Nel paragone tra arte contemporanea e arte antica ci sono molte false credenze che si ripetono. Il problema è che non si può cercare nell’arte uno

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ha una storia così lunga da avere intaccato l’unità del Cristianesimo e da avere segnato uno spartiacque tra religioni: alcune, come l’IsIam e l

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scopa via un paio di statue cubiste, un collage dadaista e dei quadri espressionisti. Non fu solo uno scherzo, dal momento che davvero, nel 1937, tutta

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, omosessuali, travestiti, ragazze dipendenti dal sesso o dal cibo. Ma sono prima di tutto i suoi nuovi fratelli, in buona parte seguiti uno a uno nel corso

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. Il suo soggetto è una mano a cui sono state mozzate tutte le falangi tranne una, il dito medio. L.O.V.E. diventa così uno sberleffo contemporaneo che

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